Doko, 20/12/2010 1.10:
Non mi stavo rivolgendo a te in particolare eh, era solo una constatazione generale.
Quello di Fini mi è sembrato un percorso verso posizioni veramente di destra (nel senso di liberali) graduale e progressivo.
Per farti qualche nome a caso ti potrei dire Berlusconi, Bossi, Bondi, Capezzone, Bersani, Di Pietro, Veltroni, Rutelli, La Russa, ma penso praticamente qualsiasi politico al mondo.
Per questo trovo sia abbastanza assurdo tacciare Fini di incoerenza ed opportunismo, quando in realtà il cambiare vedute è prassi diffusa per qualsiasi parlamentare. Quindi se uno le cambia (a mio modo di vedere) in meglio, ben venga.
Berlusconi è un politico? Cioè, ha mai avuto un reale programma e ideologia? Secondo me Berlusconi ha sempre voluto fare gli interessi suoi, degli altolocati amici suoi e basta, ed ha sempre fatto così, non è mai cambiato.
Bossi ha avuto un cambiamento lieve, è passato dalla secessione, una delle più grandi stronzate mai sentite, al federalismo, che oggi come oggi, è chiaro che favorirebbe solo le regioni del nord, continuando a parlare di nord, così come il suo partito, parla solo di nord.
Bondi e Capezzone sono l'emblema del vendersi politico, e infatti non si perde occasione per insultarli.
Bersani non è un venduto, così come non lo sono Veltroni e Dalema, sono ex comunisti che vogliono fare i democratici, e per imperscrutabili logiche vogliono andare con chi vuole rifondare il centro destra, ovvio che se andassero con Fini e Casini perderebbero la stima di tutti.
Rutelli come ho detto, uno che passa dai radicali al centro sinistra cattolico non ha molta credibilità.
Di Pietro da quando fa politica è sempre stato così, anzi, si è evoluto perché ha ampliato i suoi argomenti, prima erano peggio di adesso in fatto di giustizialismo, non che si siano ammorbiditi, ma prima l'IDV iniziava e finiva col giustizialismo.
La Russa mi ha stupito più di Fini, Fini è sempre stato un personaggio infido, misterioso, schivo, "l'algido" non ispirava molta fiducia ai camerati, era quello che alle manifestazioni stava in prima fila in giacca e cravatta, si faceva fotografare, e poi si rifugiava nei bar, si era iscritto al MSI, per sua stessa ammissione, perché un presidio di FGCI non gli aveva permesso di entrare al cinema a vedere Berretti Verdi, invece La Russa è sempre stato nero, ma nero nero nero, colui che era soprannominato "il massacratore di comunisti", che aveva difeso gratuitamente la famiglia di Sergio Ramelli, sua la linea "Moderati nei toni, intransigenti nei valori; restiamo camerati dentro, fra noi, ma non diamolo a vedere fuori", linea che per altro era seguita piuttosto fedelmente alla lettera, si è completamente rincoglionito.
Vendola è passato dal PCI, a Rifondazione a SEL, che praticamente è rifondazione comunista senza la parola comunista, è un po' come la AN della prima ora.
A me personalmente i politici che fanno di questi salti stanno tutti sulle scatole, è possibile cambiare idea, come Vendola che rinnega le esperienze comuniste, o come Fini che ha rinnegato il nazi-fascismo, ma quando si cambia proprio ideologia, andiamo già in un campo che mi puzza di corsa al voto.