maroz78, 12/12/2010 2:07 PM:
Visto che sei forse l'utente più razionale del forum lo chiedo a te; se la sfortuna non esiste una giornata in cui:
per andare a lavoro trovi il suppa mega incidente che ti lascia imbottigliato nel traffico e ti fa arrivare tardi, al lavoro al tuo capo girano i coglioni e non fa altro che cazziarti tutti i giorno per questioni irrilevanti, esci dal lavoro e ti hanno fottuto la macchina, torni a casa e trovo tua moglie che si fa inchiappettare da un negro sordo?
come la definisci?
Fluttuazione statistica. (Abbastanza sfigata.)
Infatti, è estremamente probabile che il giorno dopo sia una giornata normale, e tu abbia esperienza di una regressione alla media.
Sì è vittima delle proprie parziali percezioni e dell'assoluta incapacità di capire intuitivamente la probabilità.
Ti racconto un esempio/annedoto. Un importante psicologo, Daniel Kahneman (premio nobel per l'economia), stava facendo un corso in un'università su come motivare i propri studenti. E diceva che urlare contro quando sbagliano non funziona, esattamente come non funziona premiare le buone prestazioni, la motivazione deve essere costante. A quel punto, un tizio, istruttore di volo, disse che lui insegnava da vent'anni, e sgridando i suoi alunni miglioravano, ma quando li premiava peggioravano.
Il fenomeno è semplicemente la regressione alla media. Lo studente ha certe capacità, in base a quelle capacità fa le sue prove. Se un giorno fa un atterraggio al di sopra delle sue capacità, e lo premi, e il giorno dopo torna alle sue prestazione medie, avrai l'impressione che sia peggiorato, ma in realtà era la prestazione buona che più probabilmente era una fluttuazione statistica! Viceversa, se si schianta contro un granaio, e gli gridi contro, è difficile che faccia peggio il giorno dopo, e quindi hai l'impressione che sia migliorato. In realtà, sta solo regredendo alla sua media.
Poi puoi chiamare la fluttuazione negativa sfiga e quella positiva culo, ma diventa semplicemente semantica.