Cuscuta Armilla, 03/12/2010 18.38:
Per quanto mi riguarda sapere che al mondo ci siano persone che soffrono e soffriranno non mi aiuta molto, anzi a volte mi intristisce.
Ho un'amica affetta da leucemia, una persona squisita, sapere che lei e la sua famiglia soffrono e devono lottare contro questa 'bestia' non mi 'rallegra' per nulla, mi intristisce appunto perché mi fa capire concretamente come non ci sia giustizia al mondo.
Il mio non vuole essere un discorso da adolescente lamentoso, ma è solo un dato di fatto, sapere che ci sia gente che vive in condizioni di vita pessime non mi rallegra assolutamente.
E' vero che ognuno dovrebbe apprezzare quello che ha per essere veramente felice (e scusate per l'ennesimo cliché) , ma la teoria del mal comune mezzo gaudio non l'ho mai condivisa.
PS Ho voluto semplificare chiaramente, ma sapere che c'è gente che sta peggio di me non mi fa stare meglio nei momenti di malinconia, anzi.
Non serve a rallegrare, ma serve a capire, non è affatto "mal comune e mezzo gaudio", quello lo fa chi guardando il tg, o quando passa un'ambulanza dice "quello sta peggio di me".
Serve a capire che si è fortunati ad avere quello che si ha, e che si da per scontato, si da per dovuto, vedendo le sofferenze degli altri si capisce la nostra fortuna, e si capisce che non è il caso di lamentarsi, soprattutto se sono cose frivole, ovvio che se uno ricchissimo ha la SLA non gli dico "eh, ma guarda che ci sono anche poveri con la SLA".
Io sono appena tornato dall'ospedale, ma mica sono allegro o felice perché ho visto persone malate e io non ho quelle malattie, semplicemente aumenta la mia consapevolezza che sono fortunato a non trovarmi in quelle condizioni, che sono fortunato a poter essere io quello che aiuta, e non quello che non deve essere aiutato.
Oggi pomeriggio, uscito dal lavoro, sono andato a comprare delle coperte e le ho portate alla Caritas, ieri invece avevo portato dei legumi ai frati, e ho visto delle persone che chiedevano aiuto, ma arrivato a casa mica c'ho brindato sopra, mentre tornavo a casa riflettevo.
E' a questo che serve, a comprendere, è anche difficile spiegarlo a parole.