00 04/10/2010 21:25
"The revolution will not be televised", cantava nel 1971 Gil Scott-Heron.
L'otto luglio del 2010 queste parole immortali sono state smentite.
In una trasmissione speciale su ESPN, un uomo pronuncia la frase "This fall I am taking my talents to South Beach and play with the Miami Heat" e cambia il volto della NBA.
Il più forte giocatore del mondo, il più dominante, il figlio prediletto di una Lega che lo ha eletto a proprio simbolo, abbandona la sua terra, il suo popolo ed una situazione ormai stantia e approda a Wade County, Miami, la casa di Flash.
Miliardi di parole, a volte inutili, sono state spese su questa decisione, ma il fatto incontrovertibile è questo: Wade, Bosh e James giocheranno insieme. Un trio apparentemente imbattibile.

Ma tra le macerie di franchigie distrutte forse per sempre dopo quest'estate epocale, emergono dei nemici.

Gli anziani guerrieri biancoverdi, pronti all'ennesima, forse l'ultima, cavalcata contro la logica e l'età per cercare l'ennesimo anello delle loro carriere, guidati da un uomo di gomma e dal grande folletto.
I giovani leoni della città ventosa, condotti da un ragazzino sfrontato che non ha paura di niente e di nessuno e da un francese dinoccolato che sembra uscito da un fumetto.
I maghi della Florida, assiepati intorno al loro totem, l'uomo-bambino chiamato alla crescita definitiva.
La banda degli indomabili cervi, una banda di giocatori scartati e poco considerati guidati dall'uomo più duro d'America.
Gli eroi delle Montagne Rocciose, in bilico tra la gloria e l'oblio mentre attendono la decisione dell'uomo che ne può cambiare il destino.
I texani, aggrappati al Tedesco, al Cinese ed al Caraibico, pronti ad approfittare di ogni passo falso dei rivali.
I soli del deserto, comandati da un canadese piccolo piccolo ma dal cuore enorme, che non teme le gomitate e gli anni che passano.
I ragazzini di campagna, che minacciano le gerarchie grazie alle scorribande di un'antilope che gioca il basket del 2030.
Ed in cima al colle, seduti sui troni degli dei, i gialloviola. Odiati dai nemici, antipatici, cattivi. Con il pescatore, il vero guerriero e lo spagnolo degni scudieri del monarca dell'NBA, sua maestà il Mamba.
Nuovi alfieri arriveranno.
Vittorie impreviste e sconfitte fragorose si succederanno.
Seguiremo con affetto e curiosità le gesta dei nostri italiani.
Guarderemo con attenzione alla rinascita della squadra della capitale del mondo.

Ma la domanda che accompagnerà questa stagione, la più attesa di sempre, sarà una sola:

CAN THREE HEAT STOP THE THREEPEAT?

Let's enjoy it, folks.