00 22/12/2010 18:23
Re: Re:
Bret"guest host"Hart, 22/12/2010 18.18:




tiraglielo in testa o rivolgiti al direttore del negozio




Il direttore del negozio, mi hanno detto, non c'è, sono marito e moglie che gestiscono questo negozio di casalinghi ma a quanto pare non lo possiedono. Però temo di aver trovato qualcosa di poco confortante..


Acquisti effettuati in un negozio o in altri locali commerciali del venditore

In base alla principale regola generale, nel caso in cui un determinato prodotto sia stato acquistato in un negozio o in un altro locale commerciale del venditore, l’ordinamento giuridico del nostro paese non prevede il diritto di recesso in favore del soggetto che ha effettuato l’acquisto. Da ciò ne consegue ovviamente che nell’ipotesi di un ripensamento, non si ha diritto alla restituzione del denaro speso, né al cambio della merce comprata, a meno che non sia intercorso uno specifico accordo in tal senso, posto in essere con il venditore del prodotto al momento dell’acquisto (oppure ancora che il venditore dichiari di accettare la merce indietro, pur non essendovi tenuto). In questi specifici casi, dunque, non resta altro da fare che prestare la massima attenzione a ciò che si sta acquistando. Come mai esiste in proposito una disciplina così rigorosa nei confronti dell’acquirente? Il motivo principale risiede nel fatto che quest’ultimo ha la possibilità di vedere, toccare e provare la merce prima di portare a termine l’acquisto stesso e, pertanto, risulterebbe senza dubbio pregiudizievole consentire all’acquirente che si è pentito dell’acquisto di poter restituire la merce e recedere in tal modo dal contratto di compravendita che si è ormai perfezionato. Insomma, da questo punto di vista, non esistono “scorciatoie” e metodi per ottenere il riconoscimento del diritto di recesso. E negli altri casi?


Fonte - www.borsaedintorni.it/economia/acquisti-e-diritto-recesso/