00 22/12/2010 18:46
Re: Re: Re: Re: Re:
Bret"guest host"Hart, 22/12/2010 17.49:




E' evidente che la pensiamo diversamente, non sarà mia intenzione farti cambiare idea. Ti faccio soltanto notare che io espresso chiaramente le mie idee, tu vieni qui a parlare di aria fritta (nel tuo post ci fosse un dato, un qualcosa).
Ribadisco che secondo me l'università non dovrebbe essere un parco giochi accessibile tramite biglietto d'ingresso, bensì un posto di alta formazione della classe dirigenziale di domani.
Continuiamo a fare le nostre lotticine, continuiamo a reclamare diritti senza però portare i nostri doveri, intanto dall'India e dalla Cina fra un pò ci mangeranno addirittura il culo.




e quale sarebbe la tua idea? che il 68 ha rovinato l'università italiana?

Visto che ti vanti di esporre chiaramente le tue idee sarai così gentile da mostrarmi la relazione tra il 68 e l'attuale condizione dell'università italiana. Tra l'altro stabilisci una relazione sociologia non suffragandola nè con dati empirici nè tanto meno riferendoti ad alcuna metodologia.

Ti basi sulla tua esperienza "ottica" per stabilire un giudizio. E io dovrei discutere di questo? sarei io che parlo di aria fritta? Ti rendi conto che bastano 5 minuti per smontare la tua argomentazione minimalista.

Tra l'altro se studiassi un pò cos'è stato il 68', il 69' . Potresti constatare che sono stati anni in cui ci sono stati picchi notevoli di produzione scientifica e di incremento di diritti. Attraverso quelle lotte è stato possibile costruire e difendere strutture che producono e hanno prodotto scienza, diritti e democrazia.

Tra l'altro proprio per abbassarmi al tuo livello e mettere sul piatto esperienze ottiche, l'altro giorno sul volo di ritorno dalla germania eravamo ben 4 dottorandi( sociologia, fisica, astronomia, neuroscienze) che svolgevano attività di ricerca all'estero ben retribuita. Chiediti perchè gente formata in italia che eccelle nel suo campo (loro 3 io mi escludo perchè penso che ci sia gente più brava di me nel mio campo, io ho avuto coraggio e buona volontà) va all'estero e produce plusvalore, e i paesi esteri sono ben lieti di poter appropriarsi di tali risorse. Ti assicuro che nessuno dopo il DDl Gelmini ha la benchè minima idea di continuare la propria ricerca in italia.

Guardati i dati degli studiosi italiani che emigrano e che ottengono riconoscimento scientifico e poi vediamo chi parla d'aria fritta.

Fino a prova contraria l'italia produce molti ottimi studenti. Il problema è che non c'è nessuno che sa valorizzare questo potenziale.

Il problema dell'Italia sono i politici e gli elettori non certo gli studenti.

Allora quali sono i risultati del 68? Quali sono i risultati delle riforme Gelmini, Moratti e anche Berlinguer?