Roma, 16 dicembre 2010 - Il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, in un colloquio con il segretario Pd, Pier Luigi Bersani, e in una telefonata con Nichi Vendola, presidente di Sinistra ecologia libertà, ha chiesto di dare vita subito al polo di centrosinistra.
"Ho soltanto aperto la porta, senza nessun ultimatum", spiega Di Pietro e riferisce che i suoi interlocutori si sono presi 24 ore per dare una risposta: "Per me va bene anche una settimana - ha aggiunto Di Pietro - ma visto che alla fine noi tre saremo, è inutile aspettare. Quando il matrimonio è pronto, sposiamoci...". Secondo il leader Idv chi deve sciogliere realmente il nodo è comunque Bersani.
Per Di Pietro "non si può stare a guardare mentre altre realtà politiche, legittimamente, si strutturano e progettano un percorso politico". Perciò Idv, Pd e Sel "non possono arrivare all’ultimo giorno e formalizzare una coalizione quasi per rassegnazione. Le coalizione si fanno sulla base di programmi e sulla condivisione di responsabilità che da subito bisogna avere il coraggio di esprimere".
Per Di Pietro è "un rincorrere la luna aspettare che cosa fa l’Udc, quelli alla fine non andranno con nessuno. C’è il rischio che a forza di aspettare per sapere qual’è l’erba del vicino più buona, la coalizione di centrosinistra possa morire di fame... La mia idea è di avere il coraggio di uscire subito allo scoperto e non aspettare".
L'ex pm di Mani Pulite ha ammesso di aver registrato, soprattutto nel Pd, la tentazione, "prima di mettersi con Di Pietro, di vedere se si trova qualcuno di più malleabile. Mentre, mi pare che Vendola come me stia aspettando la risposta di Bersani...".
Una volta fatta la coalizione, per Di Pietro, "si potrà anche andare a discutere" con altri, perciò "ho chiesto formalmente che tra questo fine settimana e l’inizio della prossima si organizzi un accordo di fondo e prima di Natale, insieme, lo si espliciti al paese. Bisogna avere il coraggio di mettersi uno a fianco dell’altro, tutti e tre. Altrimenti c’è il rischio di ripetere l’errore delle ultime regionali, quando si sono fatte certe candidature all’ultimo minuto, tanto che sono sembrate più dovute alla necessità che alla condivisione".
Di Pietro chiama a raccolta il centrosinistra, il Pd frena
E' tempo di strategie all'interno del centrosinistra in vista di un eventuale prossimo ritorno alle urne. Ad aprire il dibattito è il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che chiede a Pier Luigi Bersani e a Nichi Vendola di costruire subito, entro Natale, una coalizione in grado di fronteggiare il centrodestra e il nascente 'terzo polo': "Due aree ben precise si sono strutturate in Parlamento - dice il presidente dell'Italia dei Valori - Pdl e Lega e un'area di mezzo, che si è messa in coordinamento e che deve scegliere se lavorerà in appoggio o in antitesi a Berlusconi. Si deve costituire necessariamente un'area di opposizione oggi e di alternativa domani ben chiara, riconoscibile".
L'ex pm guarda in maniera critica a "un terzo polo che prende il voto ai cittadini senza dire con chi si allea". "Quello vuole dire solo prendere il voto per venderselo dopo", sottolinea Di Pietro.
Immediata la risposta del Pd, che per bocca del vicesegretario Enrico Letta fa sapere: ''Non c'è nessun matrimonio alle viste perché non c'è stato nessun fidanzamento. La provocazione di Di Pietro sembra fatta per destabilizzare più che per costruire ed è basata su elementi della fantasia e non della realtà''.
Dichiarazione, quella di Letta, che manda su tutte le furie il presidente del gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. ''Non saprei dire se le risposte di Letta e di altri nel Pd alla richiesta di Di Pietro facciano più ridere o piangere - attacca Donadi - Evidentemente qualcuno nel Pd è sull'orlo di una crisi di nervi. E' squallido, intollerabile ed indecente che di fronte alla legittima, amichevole e scontata richiesta di dar vita ad un Nuovo Ulivo, che non un marziano, ma il segretario del Pd Bersani ha rivolto come proposta politica a Idv e Sel, giungano come risposta degli insulti e non disponibilità. Così non si può andare avanti. E per questo chiediamo a chi nel Pd ha ancora a cuore il destino del centrosinistra di battere un colpo''.
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Io sono d'accordissimo con la strategia di Di Pietro, che anche Vendola condivide, giustamente, a questo punto, considerate le parole di Gianni Letta, non è sbagliato considerare il PD e il suo Politburo complici dello sfascio dell'Italia perpetrato da Berlusconi e i suoi scagnozzi.