00 03/05/2010 15:18
Re:
$Boogeyman$, 03/05/2010 14.11:

Per carità, io non nego l'importanza iconografica che si è guadagnato Sgt. Pepper's nel corso degli anni, io parlo solo dell'aspetto squisitamente musicale.

Per me i Beach Boys (rimanendo nell'ambito pop, quindi non scomodando gente come Frank Zappa, Syd Barrett o Robert Fripp) avevano fatto nettamente di meglio con "Pet Sounds", e l'avevano fatto anche prima. Melodia, arrangiamenti, un filino di sperimentazione che non guasta, queste cose in Sgt. Pepper's sono svilite in funzione di canzoni, a mio parere, alquanto trascurabili (esclusi i pezzi che ho citato precedentemente), come ad esempio "When I'm Sixty-Four" o "Lovely Rita".




Ti hanno già risposto, la penso come quelli sopra.
Parlando solo del lato musicale del cd (anche se è difficile scindere la sola musica dal contesto), ti posso dar ragione solo su quei due pezzi e forse Getting Better.
Ma la genialità di Mr.Kite (avete idea di come è stato difficile nel '67 riprodurre quel valzer circense di sottofondo?), le sonorità di Harrison, gli arrangiamenti di She's leaving home... E non sto scomodando A Day in the Life, che meriterebbe non un post, un topic a parte...
Insomma, solo musicalmente parlando, il Sergente contiene almeno 8 tracce che vanno dal grande all'epocale...
E ti ripeto, questo discorso non ha molto senso, perché dividere la musica dal contesto è una cosa abbastanza inutile... Il Sergente è grande perché è nato quando è nato, e per come è nato, e per cosa significa nella storia della musica...