Loosedog, 22/11/2010 11.01: è forte ma tecnicamente non è al pari de messi zarate e pastore
IfyousmellwhatIamcooking, 22/11/2010 11.08: quelli llà c hai detto je fanno na pippa a Geremia mio
Booker The King, 25/04/2010 21.44:ragà questo ragazzo quando ci si mette è un fenomeno:contro la samp stà facendo una partita perfetta(anche in sacrificio e in copertura). Credete che se limerà alcuni difetti caratteriali possa diventare un campione?
IfyousmellwhatIamcooking, 22/11/2010 11.21:Se ci fosse stato ancora Liedholm sarebbe stato un problema serio per Menez. Scaramantico com’era il Barone avrebbe preteso ogni settimana che qualcuno andasse a svaligiare la casa del francese. Ma davvero. In effetti quel gol è stato un furto. Alla fisica. All’arte. Al tempo. Un attimo sospeso lungo sette tocchi di un torero angelico che danza sincopato tra i due Lichsteiner e Stendardo dell’Udinese, tra il possibile e l’immaginabile, tra palco e realtà. Et voilà. Con quel profilo da Baudelaire e il faccione tra Bargnani e Giorgino, il paragone con Zidane è riduttivo. Semmai a Platini. O a Maradona. O a Zico. O a tutti e due insieme visto che è stato direttamente Marazico a dire che è più forte di lui. Contro l’Udinese giocò la sua ultima partita all’Olimpico il Divino, ieri Monsieur Menez ha giocato la prima di una nuova era calcistica: la sua. In campionato non segnava da 400 giorni. Sono i suoi 400 colpi. Il suo gol è un film di Truffaut, un capolavoro di Leonardo, un classico e insieme un ritratto avanguardistico, coi suoi capelli a spazzola. E’ stato un furto. Alla noia. Al già visto. Al già detto. Ma è stato appena giusto per la Roma. Tutto quello che i suoi tifosi si meritano è la squadra che gioca a pallone da sette partite a questa parte. Sette come i tocchi di Jeremy. Come gli scalini che ci separano dal Paradiso. Basta una finta per arrivarci. Il tempo di uno stop col petto. E poi un giocatore come Marco Borriello che probabilmente contro l’Udinese ha toccato soltanto un pallone e quindi ha fatto un gol. C’è qualcosa di tremendamente rassicurante in questa statistica. La stessa sensazione che hai quando la palla ce l’ha Totti o quando guardi la panchina di ieri: Vucinic, Adriano, Julio Baptista, Mexes, Cicinho e Pizarro. E quando pensi che hai battuto quella che era la migliore squadra del momento senza gli stessi Pizarro e Vucinic, più De Rossi, Riise, Perrotta e Taddei. Puntini puntini... Adesso il futuro è il Bayern Monaco. La Coppa dei Campioni. Adesso il futuro è che sarà sarà veramente. DAJEEEEEEE
caroto, 22/11/2010 11.49: 23 anni: se trova continuità diventa un ala di livello mondiale.