Ormai il rapporto fra l'Inter e Adriano sembra arrivato agli sgoccioli. L'ultima notte brava milanese ha di fatto cancellato quanto di buono fatto vedere dall'Imperatore nell'ultimo mese, nonché le parole di ringraziamento verso Moratti e Mancini. Lo stesso tecnico ha confessato: "Non so nemmeno come stia". E la sensazione è che in casa nerazzurra nessuno si danni l'anima per recuperarlo in vista di Valencia.
Ci risiamo. Nell'Inter dei record, dove tutto funziona a gonfie vele - in attesa comunque dell'esito della trasferta valenciana che deciderà le sorti europee dei nerazzurri - riscoppia la grana Adriano. Sembrava troppo bello che l'Imperatore avesse finalmente messo la testa a posto, che le parole di gratitudine e riconoscenza nei confronti del presidente Moratti e di Mancini fossero seguite dai fatti. In realtà il campo parlava di un Adriano in forma, tornato ad essere decisivo, capace di prodezze che da tempo non gli si vedeva compiere, come ad esempio il gol contro il Chievo.
Ma fuori dal campo sempre la stessa, purtroppo, identica storia: alla vita mondana, ma soprattutto ai vizi, l'Imperatore non sa proprio rinunciare e le foto scattate dal settimanale "Novella 2000" che lo immortalano mentre afferra avido un bottiglione di spumante, hanno minato fino alle fondamenta il matrimonio fra il brasiliano e l'Inter. Perché in casa nerazzurra sono stufi, non ne possono più, come lo stesso Moratti ha lasciato chiaramente intendere confessando che la società prenderà dei provvedimenti. Ma la voce grossa l'ha fatta Mancini, anche se le sue dichiarazioni alla vigilia di Livorno vanno lette fra le righe. "Adriano? Non so neppure come stia". Il riferimento va all'infortunio muscolare che ha colpito l'Imperatore nella gara con l'Udinese, un infortunio frutto della sfortuna, ma secondo alcuni dovuto alla scarsa condizione fisica del brasiliano. Non è mistero, infatti, che dopo la notte brava milanese, Mancini abbia visto un giocatore spento, stanco, con la mente proiettata verso altre cose.
E tutto ciò lascia intravedere possibili scenari di mercato. Perché all'Inter un Adriano in queste condizioni psicofisiche non serve a nulla. La squadra va a mille grazie a Ibrahimovic, Crespo (decisivo anche con l'Udinese) e il rientrante Cruz, una continua garanzia. E la squadra ha continuato ad andare a mille anche quando Adriano è volato in Brasile per recuperare forma fisica e forma mentis. Ora resta da valutare se l'Inter abbia ancora intenzione di puntare su di lui oppure si convinca ad accettare le offerte di Real Madrid e Manchester United. La sensazione è che in casa Inter la pazienza sia esaurita e fondamentale per il futuro di Adriano sarà la permanenza di Mancini sulla panchina nerazzurra. Se il tecnico resterà è sicuro che non vorrà gestire altre grane, soprattutto nell'anno della verità, quando Milan e Fiorentina partiranno alla pari e con tutta probabilità la Juve riabbraccerà la serie A. Gira e rigira, nel bene e nel male, l'Inter è sempre al centro dell'attenzione.