L' NBA banna Hardaway

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L’autocanestro di Hardaway:
"Odio i gay"

La sparata di Tim
ex stella della Nba
PAOLO MASTROLILLI
NEW YORK
«Io odio i gay». Tim Hardaway, ex play di Golden State, Miami, Denver, Dallas e Indiana, non ha studiato diplomazia ad Harvard, ma la sua sparata ha rotto il velo di ipocrisia sulla cultura sessuale della Nba, provocando una discussione nazionale sul libro con cui l'ex collega John Amaechi è "uscito dall'armadio".

Il centro inglese ha giocato per cinque anni nel campionato professionistico americano, con Cleveland, Orlando e Utah, dopo una sosta in Italia alla Virtus Bologna. Nei giorni scorsi ha pubblicato la biografia "Man in the Middle", con cui è diventato il primo giocatore della Nba a rivelare di essere gay. E' venuto giù il cielo. «Ho ricevuto messaggi di e-mail da sentirsi male, minacce». Amaechi è stato travolto dal vortice, ma ha continuato a difendere la sua scelta: «L'ho fatto per il ragazzino che gioca a football nella squadra della sua scuola e sta pensando di impiccarsi perché non riesce ad accettare di essere omosessuale. Ora ovviamente le gente parlerà dei gay nello sport, ma è una questione che va oltre». Amaechi pensa che finì in panchina, a Salt Lake City, perché nella capitale dei mormoni non era pensabile di avere in squadra un giocatore gay. Secondo lui nella Nba ci sono altri omosessuali, ma non vuole fare i nomi per non rovinarli.

Ora che il genio è uscito dalla lampada, piovono le reazioni. Per esempio quella di Hardaway, che mercoledì ha parlato così alla radio: «Io odio i gay. Non mi piacciono gli omosessuali e non mi piace averli intorno. Sono omofobico. Quel comportamento non dovrebbe esistere nel mondo o negli Stati Uniti». Quindi ha spiegato come reagirebbe di fronte a un collega gay: «Prima di tutto, non vorrei averlo nella mia squadra. Poi, se fosse nel mio team, mi terrei a distanza. Non credo che dovrebbe stare nello spogliatoio quando ci siamo noi».

Dopo questi commenti è scoppiata una polemica nazionale, e Hardaway è stato costretto a ritrattare: «Sì, mi dispiace. Chiedo scusa. Non avrei dovuto dire che odio i gay e robe del genere. È stato un mio errore». Tim ha persino usato la Casa Bianca, per distrarre l'attenzione: «Al mondo ci sono cose più importanti di cui occuparsi. Dovremmo preoccuparci del presidente Bush e di chi muore in Iraq».

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Scritto da: LordKobe 17/02/2007 10.03

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L’autocanestro di Hardaway:
"Odio i gay"

La sparata di Tim
ex stella della Nba
PAOLO MASTROLILLI
NEW YORK
«Io odio i gay». Tim Hardaway, ex play di Golden State, Miami, Denver, Dallas e Indiana, non ha studiato diplomazia ad Harvard, ma la sua sparata ha rotto il velo di ipocrisia sulla cultura sessuale della Nba, provocando una discussione nazionale sul libro con cui l'ex collega John Amaechi è "uscito dall'armadio".

Il centro inglese ha giocato per cinque anni nel campionato professionistico americano, con Cleveland, Orlando e Utah, dopo una sosta in Italia alla Virtus Bologna. Nei giorni scorsi ha pubblicato la biografia "Man in the Middle", con cui è diventato il primo giocatore della Nba a rivelare di essere gay. E' venuto giù il cielo. «Ho ricevuto messaggi di e-mail da sentirsi male, minacce». Amaechi è stato travolto dal vortice, ma ha continuato a difendere la sua scelta: «L'ho fatto per il ragazzino che gioca a football nella squadra della sua scuola e sta pensando di impiccarsi perché non riesce ad accettare di essere omosessuale. Ora ovviamente le gente parlerà dei gay nello sport, ma è una questione che va oltre». Amaechi pensa che finì in panchina, a Salt Lake City, perché nella capitale dei mormoni non era pensabile di avere in squadra un giocatore gay. Secondo lui nella Nba ci sono altri omosessuali, ma non vuole fare i nomi per non rovinarli.

Ora che il genio è uscito dalla lampada, piovono le reazioni. Per esempio quella di Hardaway, che mercoledì ha parlato così alla radio: «Io odio i gay. Non mi piacciono gli omosessuali e non mi piace averli intorno. Sono omofobico. Quel comportamento non dovrebbe esistere nel mondo o negli Stati Uniti». Quindi ha spiegato come reagirebbe di fronte a un collega gay: «Prima di tutto, non vorrei averlo nella mia squadra. Poi, se fosse nel mio team, mi terrei a distanza. Non credo che dovrebbe stare nello spogliatoio quando ci siamo noi».

Dopo questi commenti è scoppiata una polemica nazionale, e Hardaway è stato costretto a ritrattare: «Sì, mi dispiace. Chiedo scusa. Non avrei dovuto dire che odio i gay e robe del genere. È stato un mio errore». Tim ha persino usato la Casa Bianca, per distrarre l'attenzione: «Al mondo ci sono cose più importanti di cui occuparsi. Dovremmo preoccuparci del presidente Bush e di chi muore in Iraq».

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questo ha portato la NBA tramite David Stern a bandire / bannare Tim dall'All star weekend in corso.

mi kiedo se prenderà esmepio da questoo forum e se quidni timmy tornerà come fake

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Scritto da: LordKobe 17/02/2007 10.03

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L’autocanestro di Hardaway:
"Odio i gay"

La sparata di Tim
ex stella della Nba
PAOLO MASTROLILLI
NEW YORK
«Io odio i gay». Tim Hardaway, ex play di Golden State, Miami, Denver, Dallas e Indiana, non ha studiato diplomazia ad Harvard, ma la sua sparata ha rotto il velo di ipocrisia sulla cultura sessuale della Nba, provocando una discussione nazionale sul libro con cui l'ex collega John Amaechi è "uscito dall'armadio".

Il centro inglese ha giocato per cinque anni nel campionato professionistico americano, con Cleveland, Orlando e Utah, dopo una sosta in Italia alla Virtus Bologna. Nei giorni scorsi ha pubblicato la biografia "Man in the Middle", con cui è diventato il primo giocatore della Nba a rivelare di essere gay. E' venuto giù il cielo. «Ho ricevuto messaggi di e-mail da sentirsi male, minacce». Amaechi è stato travolto dal vortice, ma ha continuato a difendere la sua scelta: «L'ho fatto per il ragazzino che gioca a football nella squadra della sua scuola e sta pensando di impiccarsi perché non riesce ad accettare di essere omosessuale. Ora ovviamente le gente parlerà dei gay nello sport, ma è una questione che va oltre». Amaechi pensa che finì in panchina, a Salt Lake City, perché nella capitale dei mormoni non era pensabile di avere in squadra un giocatore gay. Secondo lui nella Nba ci sono altri omosessuali, ma non vuole fare i nomi per non rovinarli.

Ora che il genio è uscito dalla lampada, piovono le reazioni. Per esempio quella di Hardaway, che mercoledì ha parlato così alla radio: «Io odio i gay. Non mi piacciono gli omosessuali e non mi piace averli intorno. Sono omofobico. Quel comportamento non dovrebbe esistere nel mondo o negli Stati Uniti». Quindi ha spiegato come reagirebbe di fronte a un collega gay: «Prima di tutto, non vorrei averlo nella mia squadra. Poi, se fosse nel mio team, mi terrei a distanza. Non credo che dovrebbe stare nello spogliatoio quando ci siamo noi».

Dopo questi commenti è scoppiata una polemica nazionale, e Hardaway è stato costretto a ritrattare: «Sì, mi dispiace. Chiedo scusa. Non avrei dovuto dire che odio i gay e robe del genere. È stato un mio errore». Tim ha persino usato la Casa Bianca, per distrarre l'attenzione: «Al mondo ci sono cose più importanti di cui occuparsi. Dovremmo preoccuparci del presidente Bush e di chi muore in Iraq».

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questo ha portato la NBA tramite David Stern a bandire / bannare Tim dall'All star weekend in corso.

mi kiedo se prenderà esmepio da questoo forum e se quidni timmy tornerà come fake

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Scritto da: Prime Time Da God 17/02/2007 10.29


Farà come Juwanna Mann

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Scritto da: +TREX+ 17/02/2007 10.32
io per prima cosa non capisco per quale motivo ameachi debba fare l'outing, e poi mettere di mezzo anche altra gente....

Hardaway avra anche esagerato, ma per me la stronzata la fatto l'inglese.

Sta cosa di fare l'outing sembra na moda per attirare attenzione su di se, e non dica stronzate che ha scritto il libro per il ragazziono di quella high scool, perche i soldi se li becca lui dalla vendita!!!

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Scritto da: Mercury 79 17/02/2007 10.36




Certo che parlando seriamente, è terrificante che al giorno d'oggi ci sia ancora gente che la pensa così!!!!!
e sono tanti purtroppo a farlo, molti pure qui da noi!!!!!

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Scritto da: LordKobe 17/02/2007 10.54
eh ma i gay son tutti di sinitra qui eh!

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Scritto da: LordKobe 17/02/2007 10.54
eh ma i gay son tutti di sinitra qui eh!

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Scritto da: Mercury 79 17/02/2007 10.57


Sinistra o destra poco importa!!!! mi chiedo come si fà a discriminare ancora una persona per il proprio orientamento sessuale nel terzo millennio!!!!!
e lo dico da elettore di centro destra che non sopporta i propri rappresentanti politici quando parlano di omosessuali

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Scritto da: LordKobe 17/02/2007 11.07
la mia era uan battuta eh

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Scritto da: LordKobe 17/02/2007 10.53


essendo un problema sociale quello della discriminazione degli omosessuali, amaechi in quanto personaggio pubblico ha fatto + ke bene xkè certe ipocrisie devono finire. una persona è capace ke sia gay, etero, bisex o qualunque cosa lo renda differente.

quanto alla questione del ragazzino, rima ke qualcuno interpreeti male, è una situazione ipotetica, ke indubbiamente è presente in qualke realtà, ma non è riferito ad una persone.

l'ammettere la diversità, l'ammettere un problema, soprattutto da parte di un personaggio pubblico deve essere d'esempio per chi vive la stessa situazione o ke abbia qualke problema.

per una volta sono d'accorod con cuban.

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Scritto da: LordKobe 17/02/2007 10.48
quel film lo consociamo in 3 credo...

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Scritto da: +TREX+ 17/02/2007 11.12


sono d'accordo che ogni uno e libero di essere come e, pero se ci rifletto su un attimo vedo questo: un ex giocatore di baskett con una media di cariera nba di 6.3 punti e 3.2 rimbalzi a partita, oltretutto nemmeno americano ma inglese. e omosessuale? ok ma perche scriverne un libro? perche andare in publico con questo? pensava davvero che ad esempio ron artest uscise allo scoperto con la frase: si anche io sono gay? i gay ci stanno in qualsiasi attivita sportiva, ma non vedo il motivo perchui debbano dichiararsi all mondo... se io fossi gay che vantaggio ne trarei che lo sapessero tutti?
lo fa per aiutare gli altri? non certo con un libro.....

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Scritto da: +TREX+ 17/02/2007 11.12


sono d'accordo che ogni uno e libero di essere come e, pero se ci rifletto su un attimo vedo questo: un ex giocatore di baskett con una media di cariera nba di 6.3 punti e 3.2 rimbalzi a partita, oltretutto nemmeno americano ma inglese. e omosessuale? ok ma perche scriverne un libro? perche andare in publico con questo? pensava davvero che ad esempio ron artest uscise allo scoperto con la frase: si anche io sono gay? i gay ci stanno in qualsiasi attivita sportiva, ma non vedo il motivo perchui debbano dichiararsi all mondo... se io fossi gay che vantaggio ne trarei che lo sapessero tutti?
lo fa per aiutare gli altri? non certo con un libro.....
non critico l'omosessualita di quest'uomo, ma l'attenzione che attira atraverso questo outcoming...
poi e programmato che qualche radicale gli spari contro con certe frasi, facendo in fin dei conti il suo gioco...

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